Cooltour 2017

- DIREZIONI -

Giovedì 14/09 ore 20.45 - Sala della Comunità Mons. L. Zenucchini
Via Castello, 32

> DIREZIONE: COLLISIONE
SARAI
di Francesca Penzo
con Francesca Penzo e Roberto Penzo

SARAI Quando mio padre mi ha detto: " Dimmi quello che devo fare e io lo faccio". Ho pensato fosse una occasione unica.
Il futuro è arrivato, ed io, figlia cresciuta, decido per noi e saremo insieme in questo viaggio.
Vediamo dove andiamo, come ci riconosciamo negli anni di distanza. Sarà il nostro stare e agire l'uno con l'altra, semplicemente. Saranno i nostri corpi che ricercano insieme, a trovare un nuovo linguaggio. Saremo autori e interpreti del nostro essere di oggi.
Generazione a confronto/scontro inevitabile e viscerale. Giostra emotiva e ludica di due persone che si conoscono da 28 anni e che si amano. Coppia che viaggia nel tempo e nei luoghi di una memoria che oggi più che mai, ha qualcosa da condividere. Questo lavoro è un regalo. Un regalo di tempo e per il tempo. Il tempo che passa e ci allontana, il tempo che ci rende forti. Un regalo per mio padre, per il tempo che ci concederemo insieme.

Concept / Coreografia
Francesca Penzo

Drammaturgia
Giulia Tollis

Interpreti
Francesca Penzo e Roberto Penzo

Organizzazione
Mattia Agatiello, Cesare Benedetti

Direzione tecnica
Giulia Pastore

Produzione
Fattoria Vittadini

SARAI In collaborazione con CLAPS - Spettacolo dal vivo, Molino del Groppo, DanzArte Brescia e Leggere Strutture Art Factory di Bologna e con il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e del Comune di Milano

Progetto nell'ambito di "Playground | cantiere metropolitan sulla danza", un progetto condiviso da Danza Urbana Bologna | Gender Bender | Compagnia Laminarie.

Linee di composizone coreografica e motivazioni artistiche

Questo progetto nasce dal forte desiderio di lavorare con mio padre.

La ricerca è orientata alla creazione di una struttura coreografica che permette ai due interpeti di relazionarsi rispecchiando la verità del momento presente della performance.

Il tema fondamentale su cui si lavora è il concetto di tempo: come il tempo è vissuto e percepito da due individui così lontani in termini generazionali ma anche così genealogicamente vicini.

SARAILa condizione di partenza è anche il punto di inzio della creazione coreografica: l'interazione tra un uomo di 75 anni e una donna di 29.

Impossibile prescindere nella drammaturgia, da questo dato di fatto e da questa verità, che semplicemente esiste.

Il desiderio nella creazione consiste nell'indagare due individui, che oltre ad essere padre e figlia, esistono autonomamente, sono due presenze separate ed ognuna con un proprio linguaggio.

La volontà è quella di investigare una presenza scenica in cui non si prescinda dal legame affettivo ed emozionale che lega i due interpreti creando una partitura scenica e fisica che permetta a tale interazione di respirare autonomamente.

Nel lavoro finora svolto con mio padre mi sono imbattuta nella esperienza della fatica fisica, della fragilità del corpo data dall'età e da un ritmo cardiaco che facilamente si altera.
Queste osservazioni mi inducono a creare stati del corpo attraverso diversi metodi di improvvisazione insieme e aiutano il delinearsi di un sentiero compositivo e coreografico.

Mio padre è di grande ispirazione per la ricerca.
La sua struttura fisica, il suo umore, la sua fragilità sono i punti di incontro fisico ed emozionale che mi sostengono nella composizione.

L'artista visivo Jacques Andrè Dupont si occuperà del set e del light design, introducendo nel lavoro una visione di proiezioni e tessuti di luce che andranno a investigare la relazione scenica e grafica dei due corpi dei performer.
Il tappeto sonoro sarà affidato a Clèment Destephen, autore e compositore con il quale si attiverà un dialogo al fine di costruire una base sonora per il lavoro.

SARAIQuesto lavoro è anche una sfida, una sfida contro la paura.
La inconscia volontà di catturare un passaggio generazionale che sfugge, un tempo segnato per entrambi ma che nel presente ci vede ancora insieme.
Celebrare questo essere insieme, padre e figlia.
Questa la ragione della scelta di un verbo al futuro per il titolo.
Partendo da un passato condiviso il lavoro si rivolge ad un futuro, da costruire.

Francesca Penzo

FRANCESCA PENZO FRANCESCA PENZO - Coreografa, artista e performer attiva tra Berlino e l'Italia. Francesca Penzo si diploma presso il "Liceo Classico MInghetti", inizia i suoi studi artistici nel 1990 e si laurea all'Accademia di arte drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2009 e nel 2011 si laurea in Cutura e Diritti presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna. E' co-fondatrice in qualità di performer della compagnia italiana di danza contemporanea Fattoria Vittadini, con cui danza dal 2009. Si è esibita con Lucinda Childs, Maya Weinberg, Matanicola, Maya Carrol, Jan Claude Penchenat e Enzo Cosimi. Negli ultimi tre anni ha sviluppato il proprio percorso personale come autrice e coreografa grazie a collaborazioni con visual artists, musicisti e lighting designers. Il suo lavoro da coreografa ha partecipato al 100 Grad Festival presso il Berlin's English Theater e alla manifestazione italiana Vetrina Anticorpi XL 2015. Nel 2014 è co-fondatrice di FEM collective, piattaforma berlinese per performance artistiche femminili.

© Foto di Mirella e Augusto De Bernardi

Back Top